Filosofo e scrittore francese. Insegnante presso alcuni licei parigini, si
dedicò al giornalismo e alla critica letteraria. Proveniente da una
famiglia agnostica, si convertì al Cattolicesimo nel 1929, dopo un
ventennio di ricerche e di meditazioni centrate intorno all'opera di
Kierkegaard, di cui aveva fatto conoscere per primo in Francia
Il concetto
dell'angoscia. Partito dalla visione pessimistica dell'esistenza che penetra
la filosofia bergsoniana e neohegeliana,
M. approdò a conclusioni
opposte, introducendo nella sua speculazione filosofica l'idea trascendente
della grazia. La conversione fu il punto di arrivo di un lungo travaglio
interiore le cui tappe furono indicate nel
Diario metafisico redatto fra
il 1914 e il 1923 e pubblicato prima della decisione di abbracciare la religione
cattolica. Il
Diario e i due volumi del
Mistero dell'essere,
pubblicati nel 1952, rappresentano la parte fondamentale della sua opera di
filosofo, che comprende inoltre,
Essere e avere (1935),
Dal rifiuto
all'invocazione (1940),
Gli uomini contro l'umano (1951),
Presenza
e immortalità (1959),
Pace in terra (1965),
Saggio di
filosofia concreta (1967). La produzione teatrale di
M. comprende una
quindicina di drammi legati al suo pensiero filosofico; fra essi vanno
ricordati:
Un homme de Dieu (1925),
Le monde cassé (1933),
Le chemin de Crète (1936),
Vers un autre royaume (1949). Le
cronache teatrali dell'autore sono raccolte in
L'heure
théâtrale (1958) (Parigi 1889-1973).